La prima settimana in visita ai colossi della Silicon Valley, la seconda immerso in quel caleidoscopio di visioni cambiamondo che è la Singularity University. Cosa ho imparato? In parte l’ho raccontato a caldo, con dei video quotidiani realizzati col mio cellulare, postati sul mio profilo facebook e su questo blog. Nel video che segue, avrete modo di rivederli, se lo vorrete. Ma non mi sono fermato a quelle prime, concitate riflessioni, scaturite dall’adrenalina e dalla meraviglia di nuove conoscenze a portata di mano.
I giorni successivi al mio rientro in Italia sono stati l’occasione per far decantare la raffica di suggestioni e idee dirompenti a cui vieni esposto durante un’esperienza del genere. E mi sono reso conto che il mio “viaggio nel futuro” ha esteso la portata delle riflessioni sui temi che mi stanno più a cuore, quei temi che ho portato con me nelle vesti di speaker sul palco del World Business Forum e degli altri eventi internazionali (e di cui in questo blog trovate i videoracconti): il giusto profitto, l’interconnessione tra individui come occasione epocale di cambiamento, di inclusione di un numero crescente di esseri umani alla costruzione del domani. Che non sarà certo roseo a priori. Al contrario: sarà segnato da problemi crescenti che richiedono fin da subito l’elaborazione di soluzioni, idee, invenzioni.
Torno dal viaggio nelle meraviglie fanta-tecnologiche con una certezza: al centro di tutto, c’è l’uomo.
Da settimane danzo col pensiero attorno a un concetto che mi avvince e ispira, quello di Umanesimo Digitale. Quello spazio di possibilità che si crea al crocevia tra i princìpi dell’Economia 0.0 e la Tecnologia, intesa come la pervasività digitale che è cifra della nostra epoca. Un’epoca in cui le potenzialità di un cambiamento globale non sono più ingabbiate nella classica dicotomia tra “rivoluzione” e “evoluzione”, tra strappo fulmineo ma violento e modificazione democratica ma lenta. E in cui tutti quanti, dai singoli cittadini alle aziende, agli Stati, alle comunità scientifiche e di pensiero, possono giocarsela su un terreno nuovo. Quello della “coopetion”, ibrido di competizione e collaborazione. Via maestra per fare la differenza, per generare benefìci tanto individuali quanto collettivi, capaci di pervadere l’insieme in cui noi tutti esistiamo.
E’ davvero un momento fantastico per essere vivi.
Su Centodieci è scaricabile il photobook #ViaggioNelFuturo, fotoracconto del mio viaggio in Silicon Valley. Enjoy!