Posso dire di aver chiuso l’estate in eccellente compagnia e facendo ciò che amo: partecipando al Festival delle Storie di Alvito, in provincia di Frosinone. Ai piedi del Castello cittadino, ho partecipato insieme a Fabio Calenda a un incontro pubblico nella piazza della città dal titolo accattivante: Il canto delle sirene.
I problemi contemporanei di cui si è discusso insieme sono quanto di più vicino alla mia sensibilità. La seduzione dei soldi, le lusinghe di facili investimenti finanziari, un’economia senza etica. Come resistere alla faccia sporca della moneta, cercando un’etica che vada al di là delle miserie umane. La scommessa e l’avventura di una schiatta di nuovi eroi, che non ama le luci della ribalta ma ogni giorno investe sul lavoro e sulla creatività.
La mia provocazione è stata quella di provare a raccontare una storia piuttosto idealistica, almeno all’apparenza. La storia d’amore fra Etica ed Economia. Una favola quantomai possibile e niente affatto ipotetica che, sui palchi di mezzo mondo, ma anche nelle scuole, nelle carceri, nelle librerie, nelle piazza, negli ultimi anni ho sempre provato a condividere.
Lo faccio attraverso un concetto forte, l’Economia 0.0, basata sulla responsabilità individuale nei confronti dell’insieme e sul giusto profitto. E con una figura di riferimento altrettanto cruciale: i Nuovi Eroi, gli uomini e le donne tra noi che sentono questa responsabilità e la trasformano in azioni concrete, quotidiane, innervando con questo sentire ognuno dei ruoli che ricoprono: genitori, imprenditori, cittadini, lavoratori, vicini di casa, semplici sconosciuti. Parafrasando i grandi del passato, siamo parte del problema, qualsiasi esso sia, oppure siamo parte della soluzione. Noi raccontiamo la storia in cui ognuno di noi è “eroico” a sufficienza per essere, sempre e comunque, parte della soluzione.