Per raccontarvi cosa sia davvero la Mediolanum Corporate University, che oggi 18 marzo 2019 compie dieci anni di attività, parto da una provocazione. Scordatevi il profitto se prima non si è investito massicciamente in educazione. Come si parlano e influenzano due mondi che sembrano così distanti, quello dell’apprendimento e quello del fare? Perché sostenere che siano, in realtà, indissolubilmente connessi?
La risposta la troviamo, io credo, nella nostra contemporaneità. Un’epoca in cui l’individuo si trova assaltato da una pletora di informazioni, notizie, dati, opinioni, spesso disarmonici e contraddittori, e in cui è perennemente chiamato a dare un senso alla travolgente complessità in cui vive e lavora.
E’ a questo mondo in divenire che guardavamo nel 2007, quando ci venne l’idea ambiziosa di creare non un semplice centro di formazione interno a Banca Mediolanum, bensì una vera e propria università aziendale. Abbiamo investito sulla convinzione che il successo delle aziende dipenda in misura sempre maggiore dallo sviluppo, sia personale che professionale, delle persone che vi lavorano.
E così la MCU apre i battenti: informalmente a fine 2008 e ufficialmente nel marzo 2009, a fronte di un investimento di circa 30 milioni di euro. Abbiamo creduto che la cifra del futuro fosse il costante miglioramento dell’individuo o, per dirla con le parole di Nelson Mandela, che l’educazione sia l’arma più potente per cambiare il mondo.
Credo che a dieci anni di distanza si possa affermare che abbiamo dato il nostro contributo, puntando su un approccio olistico nel formare i nostri collaboratori. Intanto l’idea di profitto è cambiata per sempre, tanto per gli individui quanto per una banca. Non è profitto se non genera beneficio anche per la collettività. Il focus si muove dalla ricchezza, che non è necessariamente distribuita o democratica, alla prosperità, che è condivisa. E tutti, persone e aziende, devono fare i conti con questo mutamento. Quale individuo può davvero tenere il passo di una simile epoca se non quello impegnato nel costante miglioramento di se stesso?
Ecco perché in questi dieci anni la MCU ha messo in pratica il principio del life-long learning. Alle materie tecnico specialistiche si sono affiancate la formazione progettuale e le tematiche di sviluppo della persona, secondo il sistema F.A.S.E. del mio mentore Patrizio Paoletti, un metodo imperniato sulla contaminazione di filosofia, arte, scienza ed economia.
Dopotutto, Aristotele sosteneva che educare la mente senza educare il cuore non è affatto educazione. Torniamo dunque alla provocazione iniziale: senza educazione, intesa a tutto tondo, il profitto rimane una chimera, oppure si realizza in modi e forme che non portano benefici all’insieme. Noi invece abbiamo puntato sulla condivisione dei Valori in cui si riconosce la nostra Banca, secondo un filo rosso che da Ennio a Massimo Doris ha sempre messo l’uomo al centro, il perno della costruzione della fiducia accordata dai clienti al “mondo Mediolanum”.
Con il progetto Centodieci abbiamo offerto negli anni ai nostri clienti centinaia di momenti di incontro con persone eccezionali che più di altre incarnano i Valori in cui crediamo. Una sfida impegnativa, l’unica mai realizzata nel mondo bancario, condotta da MCU e che si è dimostrata un clamoroso successo. Oltre 500 eventi su tutto il territorio nazionale hanno generato un forte senso di gratitudine, che ritengo essere la più importante e sincera leva di marketing per il futuro. E un’attività raccolta nel nostro magazine Centodieci, due milioni di lettori e primo corporate magazine a parlare di arte, scienza, cultura e tecnologia.
Nel video in apertura di questo post, trovate il racconto del nostro impegno sul territorio siciliano in occasione di Palermo Capitale Italiana della Cultura 2018, i cui punti più alti sono stati gli incontri pubblici di Patch Adams, Michele Placido, Patrizio Paoletti, Simona Atzori, Mario Cucinella, Oscar Farinetti. Li trovate tutti nel blog, seguendo il nuovo hashtag #Centodieci.
Poiché ogni compleanno che si rispetti riguarda decisamente più il futuro che il passato, MCU sta scaldando i motori per Matera Capitale della Cultura 2019 e Parma Capitale Italiana della Cultura 2020. Un futuro in cui la MCU sarà sempre di più il “luogo” in cui trova spazio il valore creato dalla Banca, il nostro senso civico e la nostra idea di futuro. Un decennio, ed è solo l’inizio.