La scorsa settimana, al Mi.Co. di Milano, si è svolto il Forum dell’Economia Digitale 2019 intitolato Be The Change. È stata per me una gioia parteciparvi non solo per l’importanza del palco, ma soprattutto per l’importanza dell’argomento. Quella del cambiamento è infatti una dimensione a me molto cara e vedere che il mondo digitale ha finalmente deciso di incontrare questo aspetto, mi rende più ottimista perché sono fermamente convinto che non ci sia cambiamento possibile fuori di noi che non passi attraverso un cambiamento interiore.
Oggi il mondo dell’impresa e quello della cosa pubblica debbono porsi le domande in maniera nuova e trovare nuove risposte. Vediamo ogni giorno come il mondo stia chiedendo maggiore attenzione, e lo sta facendo con l’urgenza di gestire al meglio la demografia, che è il tema più importante per la nostra sopravvivenza sul Pianeta. L’ambiente ci sta comunicando in modo violento la sua richiesta di rispetto; la tecnologia sta pervadendo le nostre vite a volte anche in maniera disordinata e cogliendoci il più delle volte impreparati.
A noi la responsabilità di far accadere cose nuove. A noi la scelta di volere un domani guidato dalla dimensione valoriale di comportamenti sani e di un’etica che vada al di là di bandiere o dogmi e che sia collegata a un vantaggio veramente comune. È una scelta di responsabilità che richiede anche competenze.
Noi italiani siamo portati a operare azioni di eccessiva semplificazione. Questo dipende purtroppo dal nostro analfabetismo funzionale. Ma sarebbe un errore madornale ridurre la sostenibilità all’ambiente e l’ambiente alla plastica, come stiamo facendo. Il tema della sostenibilità comprende la diversità di genere, la lotta alle povertà e alle disuguaglianze, il diritto alla salute, al cibo e all’acqua.
Questo è un momento storico fantastico per realizzare il cambiamento necessario a garantirci un futuro di prosperità. L’incontro generazionale tra stili di vita, stili di comportamento, schemi valoriali, sono l’occasione per questo cambio di paradigma supportato dalla tecnologia che un abilitatore formidabile.
Occorre immaginare un mondo diverso a quello finora noto: un sistema completamente sbilanciato in cui la metà della popolazione del pianeta ha perso qualsiasi tipo di fiducia. È tempo di assumersi delle responsabilità. Serve una rivoluzione gentile che ricollochi l’essere umano come fine e il denaro come mezzo.