Se la libertà significa qualcosa, allora significa poter dire alle persone quello che non vogliono sentirsi dire: “Il mondo ha bisogno di te”. Questa era la frase che avevo scelto per essere presentato sulla brochure promozionale dell’edizione ‘Be Beta’ del World Business Forum di Milano nel 2016. Animato da questo spirito sono quindi salito per la quarta volta su quel palco (la seconda volta a Milano) e con questa emozione ho cercato di congedarmi alla fine dei miei sessanta minuti di speech: “Il cielo ha bisogno di te. Non dimenticarti di splendere!”.
A distanza di soli pochi giorni dal mio passaggio sul palco del World Business Forum di Città del Messico sono quindi salito su quello di casa, a Milano. Circa un’ora di tempo per raccontare a una platea di 2500 persone, fra imprenditori e manager, alcune idee su cosa sarà necessario fare in futuro, ma soprattutto su come sarebbe auspicabile essere: in uno stato Beta permanente. Il tema di quest’anno del meeting internazionale era infatti “Be Beta”, la sola capacità veramente necessaria per vivere in un mondo segnato da un cambiamento costante e onnipresente in cui qualsiasi vantaggio competitivo finora accumulato a lungo termine è definitivamente stato ridotto a zero.
Nelle ultime settimane, con l’uscita a settembre del mio primo libro, ‘Il Tempo dei Nuovi Eroi’, ho riflettuto molto sui punti di contatto tra una dimensione e un contesto Beta, i princìpi dell’Economia 0.0 e il ruolo del Nuovo Eroe. La caduta dei riferimenti tradizionali; la necessità storica di rendere le nostre azioni, pubbliche e private, capaci di arrecare contemporaneamente un beneficio anche alla collettività e non più soltanto a noi stessi; il saper riconoscere nella gratitudine un indicatore chiave del successo o del fallimento; il perseguire un nuovo modello di profitto, costituiscono un quadro che trova una sintesi perfetta nell’idea del Nuovo Eroe, che descrivo come persona per-Bene perché capace di assumersi responsabilità e mettersi in gioco nel mondo di oggi, così complesso e mutevole. Un mondo che per essere affrontato, conosciuto e vissuto, ci costringe a percorrere un’unica via: vivere in uno stato Beta permanente.
Sono queste le idee che in questi anni sto provando a divulgare in contesti anche molto diversi tra loro, dalle aule universitarie ai grandi meeting internazionali, in Italia e all’estero. Quella di Milano è stata l’ennesima tappa di un viaggio estremamente coinvolgente e orientato a un fine preciso: rimettere l’uomo al centro di tutti i nostri sistemi sociali, aziendali, familiari, politici, attraverso un concetto forte come quello della responsabilità: diveniamo responsabili delle nostre azioni e delle loro conseguenze su noi stessi, sugli altri, sulla collettività, qualunque siano i diversi ruoli che ricopriamo nel corso della nostra vita. I veri leader del futuro saranno infatti uomini e donne consapevoli del proprio potere e del proprio potenziale impatto sul nuovo tessuto sociale.
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