La sua storia è in procinto di diventare un film interpretato da Will Smith e diretto dal regista italiano Gabriele Muccino.
A 17 anni nel pieno della guerra in Vietnam si arruola in Marina, divisione medica. A guerra finita viene assunto come ricercatore in un laboratorio di San Francisco. Guadagna 8.000 dollari ma anche agli inizi degli anni Ottanta sono ben pochi per mantenere dignitosamente la sua famiglia (una compagna e un figlio).
La compagna se ne va lasciandogli il figlio. Lui vive in una pensione dove non accettano bambini e non permettendosi una casa si arrangia come può: qualche volta dormono nell’ufficio di Chris (facendo finta di essere sempre il primo ad arrivare e l’ultimo ad andare via) qualche volta in Hotel (prima da 25 dollari poi da 10), per arrivare ad una serie di rifugi improvvisati: negli aeroporti, nei bagni pubblici, alla stazione della metropolitana.
Un giorno nel parcheggio del San Francisco General Hospital arriva un tipo al volante di una Ferrari e pretende che Chris gli ceda il suo posto. Lui non si scompone e gli dice di sì, a patto che gli spieghi come è riuscito a raggiungere tale tenore di vita (il “ferrarista” era un broker di Borsa).
Chris decide di provare, ma la strada è tutta in salita. E’ un uomo di colore e questo peggiora le cose. Passa oltre 10 mesi a bussare alle porte delle finanziarie. Alla fine dopo rocambolesche sventure riesce a farsi assumere. Fa un po’ di carriera e per la prima volta riesce a prendere un appartamento in affitto. Nel 1987 fonda la sua società finanziaria, la Gardner Rich www.gardnerrich.com e scala i gradini di Wall Street fino a diventare uno dei guru della finanza americana.
Gardner ha scritto anche un libro sulla sua vita, si intitola The pursuit of happyness (La ricerca della felicità). «L’errore grammaticale è voluto – spiega Gardner – perché quando finalmente riuscii a prendere il mio primo appartamento con mio figlio, di fronte avevamo un Centro sociale col nome di “Happyness”, proprio con la “y”».
Gardner spiega: «Il mio segreto? Il lavoro. Ho lavorato e lavoro ancora. Lavoro bene e continuo a imparare. Correndo, facendo pressing, studiando e appassionandomi a quello che faccio». Gardner è oggi il consulente finanziario sia del prete che lo ha aiutato nel periodo di difficoltà, sia dell’azienda di trasporti di San Francisco nelle cui stazioni ha tante volte trovato riparo. Ora vive fra Chicago e New York, ma quando passa da San Francisco alloggia in un albergo di Union Square, con vista sulla panchina dove dormiva. Per non dimenticare.