Palermo Capitale Italiana della Cultura è stata un’esperienza dai significati cruciali: riportare al centro la storia, rimettere il mediterraneo al centro del mondo. Un messaggio forte e chiaro di dialogo, di incontro tra le varie nature-culture umane con la necessità di coltivare valori in maniera concreta e per il bene comune.
Su questo meraviglioso terreno, il magazine della Mediolanum Corporate University Centodieci ha seminato nei mesi scorsi la sua proposta culturale, imbastita di incontri con personalità straordinarie di diverse provenienze culturali e professionali. Attraverso la trasversalità di contenuti prende forma il mosaico dal quale germogliano nuove idee e nuove visioni per il nostro futuro.
In questa sezione del blog, intendo condividere con i lettori del blog questi straordinari contributi, vissuti live da migliaia di persone nello splendido teatro Politeama palermitano: gioielli di umanità e di pensiero, riflessioni da portare con noi nei mesi e anni a venire.
Qualora aveste dei dubbi su cosa conti davvero nella vita, trovate il modo di ascoltare le parole di Patch Adams. La sua ostinata convinzione che l’Amore sia il vero motore del mondo, il punto di connessione con l’arte, la natura e gli altri, non è un dono innato come forse siamo portati a credere quando lo vediamo su un palco, o in uno schermo, in abiti variopinti e intento a ballare, far ridere le persone o parlare col cuore.
Indossata la sua giacca, ho camminato con Patch nei dintorni della casa di Pirandello. Nelle sue parole: Amare è una decisione. Oltre la fortuna o le avversità, per lui ogni essere umano ha sempre e comunque uno spazio in cui esercitare questa scelta. L’universalità del messaggio di Patch è la sua grandezza. E lui, in questo senso, è un uomo immenso.
“A 18 anni ho preso la decisione di essere un esempio di uomo amorevole e divertente. Per vivere e lavorare nel nostro ospedale, che è libero e gratuito, devi anche essere felice, collaborativo, creativo e premuroso. La ragione è semplice: se tu sei radioso, influenzi ogni ambiente e ogni situazione. Quando la gente mi chiede come ho fatto a diventare così, sempre così felice, io rispondo in modo poetico. Mi sono tuffato nell’oceano della gratitudine e non trovo mai la riva. Continuo a nuotare.”